La storia di Bruno Varacalli ha inizio il 5 settembre del 2017, una data che segnerà per sempre la sua vita privata ma anche quella professionale. Quel giorno, mentre percorreva in sella alla sua moto l’autostrada A4 in direzione di Verona, un improvviso ostacolo segnò il suo destino. Non stava andando veloce ma uno pneumatico, apparso all’improvviso nella terza corsia, si rivelò fatale. Era stato perso poco prima da un autocarro e, mentre gli altri veicoli cercavano di evitarlo all’ultimo istante, Bruno non riuscì a fermarsi in tempo. Il suo racconto inizia proprio da quel momento: “L’ho visto all’improvviso. Di fronte a me, c’erano altre auto che lo schivavano, ma la moto ha sbattuto contro il grosso pezzo di gomma. Il manubrio si è girato e sono caduto a terra. Poi, un autocarro che mi seguiva mi ha travolto in pieno”.
Quella che sembrava essere una fine tragica, però, si rivelò essere solo l’inizio di una lunga lotta. Bruno ricorda di essere stato sbalzato come in una centrifuga, e di aver avuto solo il tempo di pensare che stava per morire. Ma contro ogni aspettativa, rimase cosciente. Con grande difficoltà, si trascinò verso la corsia di emergenza, notando subito che la sua gamba destra era distrutta. Nonostante lo shock, riuscì a fermare l’emorragia, chiedendo aiuto a una coppia di coniugi irlandesi che si fermò a prestare soccorso. Bruno spiegò loro di dover fermare l’arteria femorale, ma la scena era talmente drammatica che gli altri automobilisti non ebbero il coraggio di avvicinarsi.
I soccorsi arrivarono rapidamente e, grazie al loro intervento, Bruno si salvò. Fu però necessario un lungo periodo di recupero. Dopo il coma indotto dallo shock emorragico, subì ben 17 trasfusioni di sangue per stabilizzarsi. Il suo percorso di riabilitazione fu altrettanto lungo e impegnativo, ma la determinazione di Bruno non venne mai meno. In ospedale, già durante il ricovero, si rese conto che avrebbe perso la gamba. La sensazione di non sentire nulla quando allungò la mano verso il suo corpo fu, come lui stesso raccontò, surreale e sconvolgente.
Nei giorni successivi all’incidente, i questori di Milano e Brescia, stravolti dalla notizia, lo raggiunsero in ospedale. Chiamarono anche l’allora prefetto Gabrielli e, con grande sorpresa di Bruno, volle parlare direttamente con lui al telefono. “Anche se ero su un letto d’ospedale e senza una gamba, dissi loro che avrei voluto tornare in Polizia al più presto”, racconta Bruno. Nonostante l’incidente avesse cambiato la sua vita, la sua passione per il lavoro di poliziotto rimase intatta.
Due anni dopo il tragico schianto, Bruno tornò in servizio. La sua nuova sfida era quella di tornare a fare il suo lavoro, seppur con una protesi al posto della gamba persa. Quando tornò alla Questura di Milano, scrisse un messaggio su Instagram, condividendo con i suoi follower l’emozione di essere tornato. “Dopo poco meno di due anni, ho ricominciato a lavorare. Un giorno che difficilmente dimenticherò. Essere qui oggi significa tanto per me, per la Polizia di Stato e per la mia famiglia”, scrisse.
Con grande umiltà, Bruno affrontò la sfida di dimostrare a sé stesso e agli altri che, nonostante tutto, era ancora capace di fare il suo lavoro e mettersi al servizio degli altri con una divisa addosso. “Ora arriva la parte più difficile, dimostrare a tutti di poter fare questo lavoro”, scrisse. “Inizio questa nuova sfida con molta umiltà, come feci otto anni fa quando ho cominciato la mia carriera”.
Il ritorno al lavoro non è stato solo un traguardo personale, ma anche un messaggio di resilienza e determinazione. Bruno ha celebrato questo momento sui social, dove centinaia di migliaia di persone si commossero per il coraggio e la forza d’animo. La sua storia, un esempio di come sia possibile rialzarsi dopo una tragedia, è ancora oggi motivo di orgoglio non soltanto per la sua famiglia e i suoi amici, ma per l’intero corpo della Polizia di Stato che, quotidianamente, da lui prende stimoli ed esempio di coraggio e forza d’animo.
A4 Brescia BRUNO VACCARALLI Coma incidente strtadale Milano Polizia Verona
Last modified: 20 Dicembre 2024