La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 44347 del 4 dicembre 2024, ha stabilito che l’applicazione delle prescrizioni legate all’esecuzione delle pene sostitutive previste dalla riforma Cartabia, come il ritiro del passaporto, sono obbligatorie e non discrezionali per il giudice.
La Cassazione ha chiarito che queste prescrizioni non sono pene accessorie, ma fanno parte integrante delle pene sostitutive. Accettare una pena sostitutiva implica automaticamente accettare anche le relative regole attuative. La Corte ha inoltre dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale, sottolineando che tali misure sono conformi all’art. 27 della Costituzione, perché hanno una funzione rieducativa e preventiva.
Infine, la Corte ha affermato che il ritiro del passaporto è giustificato per evitare il rischio di nuovi reati, distinguendo questo caso da una precedente sentenza della Corte di Strasburgo, che riguardava situazioni di sospensione condizionale della pena.
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Last modified: 14 Gennaio 2025
