Il governo della Corea del Sud ha sviluppato l’app Cyber Security Zone, in grado di bloccare il cellulare degli utenti se questi lo usano mentre camminano. Il servizio blocca le funzioni dello smartphone quando il dispositivo rileva che l’utilizzatore ha percorso più di cinque passi. Il programma è stato messo a punto dalla Korea Communications Commission, la commissione di sorveglianza delle telecomunicazioni del governo di Seul, già da qualche anno. L’obiettivo, come spiega l’agenzia di stampa statale sudcoreana Yonhap, è prevenire incidenti e tenere i pedoni concentrati sull’ambiente circostante. Il software infatti è stato progettato allo scopo di impedire agli adolescenti sudcoreani di essere eccessivamente dipendenti dagli smartphone. Non appena il programma rileva che l’utente utilizza il cellulare mentre sta camminando, il dispositivo si blocca automaticamente.
La commissione ha spiegato che il servizio mira a prevenire gli incidenti causati dai cosiddetti “smombies”, termine nato dalla crasi fra “zombi” e “smartphone” per descrivere i pedoni distratti. Il Ministero degli Interni e della Sicurezza della Corea del Sud ha sottolineato che gli incidenti stradali legati all’utilizzo di smartphone sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. Nel 40 per cento dei casi sono stati coinvolti ragazzi con meno di 20 anni. Il monitoraggio ha rilevato che la maggior parte degli incidenti è avvenuta tra le ore 15 e le 24 e che le vittime sono state nella maggior parte dei casi adolescenti che tornavano a casa da scuola con gli occhi fissi sullo smartphone.
“Speriamo che il servizio anti-smombies ridurrà gli incidenti legati agli smartphone tra gli adolescenti”, ha detto la commissione, aggiungendo che fornirà anche servizi simili anche per gli adulti. L’utilizzo che fanno gli adolescenti di questi dispositivi per accedere ad applicazioni come Snapchat e Instagram può infatti essere pericoloso come l’abuso di alcol e droghe, perché gli smartphone influenzano comunque la nostra mente.
Nel giugno 2017, Mandy Saligari, psicoterapeuta del Regno Unito e fondatrice della clinica privata Harley Street di Londra, che si occupa di riabilitazione dalle dipendenze, ha infatti lanciato l’allarme sulla quantità di tempo trascorso dagli adolescenti con tablet e smartphone. “Ribadisco sempre alle persone che quando stanno dando ai loro figli un tablet o un telefono, è come se gli stessero somministrando un grammo di cocaina o offrendo una bottiglia di vino”, ha spiegato Saligari. “Se le dipendenze vengono intercettate in tempo si può insegnare ai bambini come autoregolarsi e come utilizzare il proprio tempo libero”.
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Last modified: 20 Settembre 2024