Attore
α Roma 2 settembre 1938
ω Civitavecchia 1 ottobre 2013
Il cowboy del cinema italiano
Il mondo del cinema accompagna Giuliano Gemma fin dall’infanzia, quando segue il padre segretario di produzione a Cinecittà. Il fisico atletico, dovuto al grande amore per lo sport, gli permette di impegnarsi nel ruolo di figurante e stunt-man già da adolescente. L’esordio sul grande schermo avviene con il film “Venezia, la luna e tu” (1958) di Dino Risi, dove recita al fianco di Sordi e Marisa Allasio. Nel 1959 è nella folla del kolossal “Ben-Hur”, mentre nel 1960 ha un piccolo ruolo nel peplum “Messalina, Venere imperatrice” di Cottafavi. Viene notato dal regista Duccio Tessari che ne rimane favorevolmente impressionato e lo propone per un ruolo dal protagonista nel mitologico “Arrivano i titani” (1962). Da questo momento e per tutto il decennio successivo Gemma passa da un film di genere all’altro. Mentre ottiene una particina nella pellicola “Il Gattopardo” (1963) di Visconti, è anche Robin Hood in “L’arciere di Sherwood” (1963), passa in Arabia con “La schiava di Bagdad” (1963) e nella Roma antica con “La rivolta dei pretoriani” (1964).
Anche il cinema francese si accorge di lui, riservandogli un ruolo nella coproduzione dedicata alle avventure della bella Angelica, eroina dei best-seller dei Golon, interpretata da Michèle Mercier. Oltre che nel primo film della serie “Angelica” (1964), Gemma reciterà in “Angelica alla corte del re” (1965) e in “La meravigliosa Angelica” (1965).
Ma il successo arriva con la saga degli Spaghetti Western che lo consacreranno come il cowboy del cinema italiano. Lavora con registi come Tessari, Sergio Corbucci e Tonino Valerii, maestri del genere, divenendo popolare con film quali “Una pistola per Ringo” (1965), “Il ritorno di Ringo” (1965), “Per pochi dollari ancora” (1966) o “I giorni dell’ira” (1967).
Oltre al genere western si cimenta anche in operazioni più autoriali come “Il deserto dei Tartari” (1976) di Zurlini, tratto dal noto romanzo di Dino Buzzati, “Il prefetto di ferro” (1977) di Squitieri, che ricostruisce la vita di Cesare Mori o “Corleone” (1978), film contro la mafia, sempre di Squitieri. Negli anni Ottanta lavora con Dario Argento in “Tenebre” e presta il volto al famoso ranger del Texas dei fumetti Bonelli in “Tex e il signore degli abissi” (1985) di Tessari.
Anche il piccolo schermo lo accoglie con svariate produzioni. Ricordiamo “Non aprite all’uomo nero” (1990), “Una storia italiana” (1992), “Deserto di fuoco” (1997); è inoltre nel cast di “Giovanni Paolo II” (2005) e delle serie TV “Butta la luna” (2006 e 2009), “Il Capitano” (2005-07), “Capri 3” (2010). Nel 2012 compare anche nel film di Woody Allen “To Rome with Love”.
La vita di Giuliano Gemma si interrompe drammaticamente il 1° ottobre del 2013 a 75 anni. L’attore stava rientrando a casa a Cerveteri per prepararsi ad una serata con gli amici: in programma una puntatina al Bingo di Civitavecchia e poi una cena a base di pesce da “Baffone”. Sulla via del Sasso all’altezza dell’incrocio con via di Zambra, in una frazione di Cerveteri, la sua Toyota Yaris si scontra frontalmente con una Bmw. Sul posto i vigili urbani di Cerveteri, la polizia stradale e la protezione civile. Gemma arriva all’ospedale di Civitavecchia in arresto cardiaco attorno alle 21 e nonostante i tentativi di rianimarlo non c’è stato nulla da fare. Resterà per tutti un signore del cinema italiano.
Last modified: 26 Settembre 2024
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