Cresciuta a Taurianova (Rc), Enza Petrilli ha vissuto una giovinezza serena, fino a quando un tragico incidente, nel luglio del 2016, cambiò tutto. Quella strada verso Gerace, in un istante, la sommerse di suoni sirene d’emergenza e angoscia, portandola a fare i conti con una realtà completamente nuova: una vita da vivere sulla sedia a rotelle.
Nonostante il dramma e lo shock iniziale, non si lasciò sopraffare dal dolore. Al contrario, reagì con una forza di volontà che la guidò a una trasformazione straordinaria. L’incontro con il tiro con l’arco, uno sport che inizialmente sembrava distante dalla sua vita, divenne la chiave della sua rinascita. L’arco e le frecce diventarono il simbolo di una nuova vita, quella che Enza ha saputo ricostruire pezzo per pezzo, tra alti e bassi, ma sempre con il cuore in mano e lo sguardo fisso sul bersaglio.
Nel suo libro “Io sono la freccia”, Enza Petrilli racconta la sua esperienza, condividendo la sua seconda vita, quella che ha avuto la forza di vivere e che ora è pronta a regalare anche agli altri. Scrive con il cuore, non solo per narrare la sua storia ma per lanciare un messaggio di speranza e di determinazione. Un messaggio rivolto soprattutto ai giovani, affinché non perdano mai la speranza di raggiungere i propri obiettivi anche quando la vita sembra metterli a dura prova.
La scrittura è diventata uno strumento di riflessione ma anche di crescita. Anche se non era una grande lettrice prima dell’incidente, ha scoperto quanto le storie di vita degli altri possano aiutare a trovare la forza di andare avanti. “La freccia viene scoccata per colpire il centro del bersaglio”, scrive nel suo libro. E proprio come la freccia, Enza ha imparato che, anche quando non si arriva al centro, si può comunque restare vicini al proprio obiettivo. La sua vita è diventata un cammino verso il bersaglio che si era prefissata e oggi quella freccia è sempre più vicina a centrare il cuore del suo destino.
Il suo messaggio di speranza non si limita alla scrittura, ma trova espressione anche nel suo impegno sociale. Enza è vicepresidente dell’associazione Asd Aida Onlus (associazione italiana diversamente abili) e parte dei ricavi dalla vendita del libro sono destinati in beneficenza, per sostenere gli ultimi, coloro che, come è accaduto a lei, stanno affrontando difficoltà inaspettate. L’ingresso di Enza Petrilli nel mondo del tiro con l’arco, nel 2020, ha segnato un altro capitolo della sua vita. Nel 2021, pochi mesi prima della pandemia, si unisce alla nazionale paralimpica di tiro con l’arco, portando con sé il sogno di tornare a competere e di dimostrare a se stessa, e al mondo, che non c’erano limiti per chi è disposto a lottare. La sua determinazione la porta a ottenere successi internazionali straordinari, come il bronzo al World Ranking Tournament di Nove Mesto e l’argento ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, dove si distingue nel tiro con l’arco ricurvo femminile. Un’altra vittoria importante arriva nel 2022, quando conquista il triplo oro ai Mondiali Paralimpici outdoor di Dubai.
Ogni volta che Enza Petrilli indossa la maglia azzurra e partecipa a competizioni internazionali ammette di portare con sé la sua amata Calabria, il suo paese, la sua gente, le sue origini. Rappresentare la sua terra è una fonte di grande orgoglio per lei, un onore che la motiva a dare sempre il massimo e a essere un simbolo di speranza per tutti coloro che la osservano da una terra difficile. Ma è proprio l’immagine che vuole trasmettere: forza e determinazione, grinta e perseveranza, tenacia e resilienza. Senza mai dire: “Non riesco e non posso”. Tutto si può, basta volerlo.
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Last modified: 26 Marzo 2025