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Gli Stati Uniti si preparano a uno dei richiami più grandi nella storia dell’automobilismo, poiché oltre 67 milioni di airbag potrebbero essere considerati un pericolo per la vita e l’incolumità dei guidatori e dei passeggeri. L’allarme è stato lanciato dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), l’agenzia governativa statunitense per la sicurezza nei trasporti, che ha individuato i gonfiatori difettosi degli airbag prodotti dall’azienda ARC Automotive come potenziale causa di lesioni in numerosi incidenti.
Nonostante le preoccupazioni espresse dalla NHTSA, l’azienda ARC Automotive ha rifiutato di avviare un’operazione di richiamo su vasta scala, sostenendo che non esiste un reale pericolo legato ai suoi prodotti. Secondo l’NHTSA, i gonfiatori degli airbag per guidatore e passeggero prodotti da ARC Automotive presentano difetti che hanno causato lesioni in diversi incidenti. La richiesta dell’agenzia federale coinvolge dispositivi prodotti nel corso di un periodo di 18 anni e forniti a diversi costruttori automobilistici, tra cui BMW, Hyundai, Kia, Stellantis e General Motors. Proprio General Motors ha di recente accettato di richiamare un milione di veicoli dopo che un guidatore ha riportato lesioni facciali lo scorso marzo a causa di un gonfiatore difettoso. ARC Automotive ha dichiarato di non aver riscontrato alcun difetto che giustifichi un richiamo di tale portata e ha sostenuto che non è stato dimostrato l’esistenza di un difetto sistemico. Tuttavia, l’agenzia governativa ha chiesto all’azienda di dimostrare che i gonfiatori non sono difettosi. ARC Automotive ha affermato di essere disposta a collaborare con l’NHTSA e i costruttori per valutare i casi di malfunzionamento riportati. Finora, secondo l’NHTSA, sono stati registrati nove incidenti collegati al possibile malfunzionamento dei gonfiatori. Questa situazione richiama alla mente l’episodio che coinvolse l’azienda giapponese Takata, nota produttrice del più grande lotto di airbag difettosi. A partire dal 2014, una serie di incidenti negli Stati Uniti, legati agli airbag a rischio di esplosione in condizioni estreme, causarono la morte di sei persone, seguita da ulteriori casi mortali. Nel maggio 2015, la National Highway Traffic Safety Administration ordinò il richiamo di ben 33,8 milioni di veicoli. In totale, si stima che siano circa 100 milioni gli airbag potenzialmente difettosi da sostituire. Nel 2017, Takata dichiarò bancarotta a causa delle ingenti perdite finanziarie dovute agli airbag difettosi. Nel 2018, Toyota fu costretta a richiamare 1,6 milioni di veicoli in tutto il mondo, di cui 50.000 solo in Italia, a causa dei componenti prodotti da Takata. Al momento non sono disponibili informazioni ufficiali riguardo a campagne di richiamo avviate in Europa e in Italia riguardanti gli airbag prodotti da ARC Automotive. Monitoreremo attentamente gli sviluppi della situazione e forniremo ulteriori aggiornamenti non appena disponibili.
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