Ci sono eventi che segnano la vita di una persona in modo irreversibile, creando una netta separazione tra un “prima” e un “dopo”. Per Danilo Ragona, quella linea di demarcazione è stata tracciata dall’incidente stradale che, a soli 21 anni, lo ha paralizzato dalla vita in giù. Un’esperienza devastante che, nei primi giorni, lo ha immerso nella disperazione, ma che pian piano si è trasformata in una nuova determinazione. La sua vittoria, racconta oggi, è stata non solo quella di accettare la sua condizione, ma anche di impegnarsi a vivere pienamente e, soprattutto, di fare qualcosa per aiutare chi si trovava in una situazione simile alla sua.
Il percorso di Ragona verso la resilienza è stato segnato dall’incontro con una persona che gli ha cambiato la vita: Danilo Neri, suo compagno di stanza durante la degenza in ospedale. Neri, anch’egli completamente paralizzato, ma con un’incredibile energia e un sorriso che trasmetteva speranza, è stato per Danilo un modello di vita. “Il suo grande sorriso, la sua intelligenza e tutta l’energia che emanava mi hanno subito colpito”, ricorda Ragona. Insieme sono diventati amici e, grazie alla sua presenza, Danilo ha cominciato a vedere se stesso non come una vittima della sua condizione ma come una persona privilegiata con il potenziale di trasformare le difficoltà in opportunità – non solo per sé stesso, ma anche per gli altri.
Durante gli anni di studio all’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino, è maturata in lui l’idea di creare una carrozzina multifunzionale: leggera, ergonomica e versatile. Era il 2004, e Danilo partecipò al concorso “Idee di impresa” che vinse con il suo progetto. Questo successo iniziale gli aprì le porte di un incubatore d’impresa presso il Politecnico di Torino, dove trovò finanziamenti e collaborazioni con aziende del settore automotive, disposte a scommettere sul suo prototipo innovativo.
Dopo il diploma, Danilo perfezionò il suo progetto e, nel 2006, presentò il prototipo della sua carrozzina alle Paralimpiadi invernali di Torino. In quello stesso anno fondò la sua azienda, Able to Enjoy, con la quale iniziò la produzione. La sua carrozzina non era più un semplice dispositivo medico ma un oggetto dal design innovativo, pensato per essere funzionale ed esteticamente gradevole. Come sottolinea Danilo, la carrozzina che ha creato è un “accessorio” che chiunque, disabile o no, può “indossare” con orgoglio: “Non è più un limite, ma una possibilità”, afferma con convinzione.
L’idea alla base del progetto era semplice ma rivoluzionaria: una carrozzina che fosse comoda e funzionale, ma che consentisse anche di viaggiare, di esplorare, di vivere la propria vita senza le limitazioni imposte dal design antiquato e poco pratico delle sedie a rotelle tradizionali. La passione per i viaggi, che Danilo ha sempre avuto, è un altro elemento centrale del suo progetto: la sua sedia a rotelle doveva essere pensata per accompagnarlo ovunque, in ogni angolo del mondo. Questo spirito avventuroso e curioso ha trovato un compagno ideale in Luca Paiardi, architetto, musicista e atleta anch’egli in sedia a rotelle, con cui Danilo ha condiviso un sogno che sarebbe diventato realtà.
Nel 2015, Danilo e Luca hanno intrapreso un viaggio lungo un mese attraverso l’Italia, dando vita al progetto “Viaggio Italia”, un’iniziativa che ha sfidato i limiti fisici e mentali imposti dalla disabilità. Durante il viaggio trasmesso all’interno del programma Kilimangiaro trasmesso prima dalla Rai e poi da Sky, i due amici hanno praticato sport estremi e, spesso, impensabili per persone con disabilità: un modo per dimostrare che non solo si può vivere una vita piena, ma che si può anche superare ciò che si pensava fosse impossibile.
“Il nostro intento è dimostrare che è possibile vivere con una disabilità”, racconta Danilo. “Oltre al piacere del viaggio e degli incontri che lo caratterizzano, c’è anche un percorso che porta a conoscere i propri limiti e, soprattutto, a superarli”. L’iniziativa ha avuto anche una forte componente educativa: Danilo e Luca hanno visitato le Unità Spinali degli ospedali delle città toccate dal viaggio, dove hanno incontrato altre persone con lesioni spinali e dimostrato concretamente che la vita dopo un incidente è possibile, che si può riprendere a vivere con energia e speranza.
La storia di Danilo Ragona è quella di una persona che, di fronte a un destino che sembrava segnato, ha scelto di riscrivere le regole della propria vita. Da una tragedia personale, ha creato un movimento che va oltre la disabilità, che celebra la bellezza della vita, l’innovazione e la capacità di trasformare le difficoltà in risorse. La sua è una testimonianza diretta di speranza, resilienza e successo, a dimostrazione che con il giusto atteggiamento ogni limite può essere superato.
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Last modified: 20 Dicembre 2024